I tricomi accompagnano la pianta di cannabis durante tutto il suo ciclo vitale, quanto sono davvero importanti?
A cosa servono?
Tipologie di tricomi
Come aumentarne la produzione
Colori dei tricomi della cannabis
Capire il momento ideale per la raccolta
I tricomi, dal greco “tricoma” peli, sono elementi di difesa e si possono trovare nei vegetali in varie forme.
Nelle piante di cannabis si presentano come ghiandole resinose: filamenti bianchi, posti nelle cime dell’infiorescenza o nelle foglioline in prossimità del fiore.
Osservando la cima di cannabis da vicino, si noterà fin da subito un gran numero di piccole protuberanze con una sfera finale, quasi un tappeto bianco di micro sfere, che riempiono per intero l’infiorescenza.
Queste piccole sfere piene di resina, sono la parte più appiccicosa della pianta – queste ghiandole sprigionano il tipico aroma pungente della canapa e dello specifico strain.
Rispetto alle altre parti della pianta, nella resina dei tricomi è presente la concentrazione più alta di:
- Terpeni
- Cannabinoidi
- Flavonoidi
Secondo gli scienziati, i cannabinoidi vengono sintetizzati nei tricomi e non nei calici.

A cosa servono?
I tricomi nelle piante svolgono un ruolo di difesa primaria, la pianta di canapa li utilizza come:
Protezione contro elementi atmosferici
Durante fioritura, la pianta di canapa è più esposta agli elementi atmosferici, calore, vento ed eccessiva esposizione ai raggi UV sono le minacce principali, queste ghiandole sono appunto la difesa primaria contro questi elementi.
Protezione contro i parassiti
Queste ghiandole hanno al loro interno sostanze repellenti, che sprigionano aromi pungenti e sapori molto amari, utilizzate come difesa contro attacchi parassitari.
2 Tipologie di Tricomi
I tricomi accompagnano e proteggono la pianta durante tutto il suo ciclo vita, alcune tipologie di queste ghiandole sono presenti fin da subito, durante la fase di radicamento e vegetativa, altri invece si sviluppano durante la fioritura.
Si possono suddividere in 2 grandi macro ctegorie, essi hanno funzioni diverse a seconda della loro tipologia ed anche della loro posizione:
1. Tricomi ghiandolari
Questo genere di tricomi, ha una ghiandola in cui al suo interno sono presenti le resine ed anche le percentuali più alte di cannabinoidi e terpeni.
Queste genere di ghiandole si sviluppano durante l’inizio della fase di fioritura, quando raggiungono la crescita massima, tendono ad ingiallire e deteriorarsi, perdendo aromi e molecole.
Si suddividono a loro volta in:
- Capitati peduncolati, presenti sulle cime di buona qualità, hanno il contenuto più alto di cannabinoidi
- Bulbosi, presenti sull’intera superficie del fiore, hanno una minor quantità di sostanze
- Capitati sessili, sono presenti anche nelle cime di media qualità ed hanno una discreta quantità di molecole.
2. Tricomi non ghiandolari
Questo tipo di tricomi, non hanno ghiandole e quindi non contengono cannabinoidi o altre sostanze, ma svolgono funzioni prettamente protettive.
I tricomi non ghiandolari, sono presenti nella fase iniziale della pianta e la accompagnano durante tutto il ciclo di vita.
Si suddividono in:
- Unicellulari, proteggono la pianta dal caldo e la siccità, sono presenti nella parte inferiore delle foglie.
- Cistolitici, si trovano lungo le pareti del fusto ed è ciò che rende la pianta ruvida al tatto e poco appetibile agli animali erbivori.
- Anteridiali sessili, sono posti sui calici della pianta
Come aumentarne la produzione sulla pianta di cannabis
Dal momento che sono la parte più preziosa della pianta, la domanda tipica è come aumentare la quantità di tricomi nella cima, specialmente se l’obiettivo è produrre olio al CBD, estratti o kief.
Per aumentarne la produzione da parte della pianta, si potrà agire sul metodo di coltivazione e sostanze date durante la fase vegetative, ma sappiate che le condizioni ambientali e la genetica della pianta saranno i fattori più importanti.
Noi utilizziamo i metodi dell’agricoltura organico rigenerativa, per cui:
- Il suolo viene rigenerato di batteri benefici e sostanze nutritive dopo ogni ciclo
- Non utilizziamo sostanze di sintesi ed autoproduciamo ciò che ci serve
Anche se non seguite questo metodo, che stimola in modo naturale lo sviluppo della pianta, potete sempre optare per i LAB.
I batteri dell’acido lattico, sono un elemento essenziale per un miglior sviluppo dei tricomi: questo perché producono acido capronico, che è un precursore per la sintesi di molte sostanze essenziali per la pianta e le sostanze espulse dai batteri inoltre, aumentano la naturale difesa.
Colori dei tricomi nella cannabis light
Solitamente i tricomi si presentano in 3 colori predominanti, quando raggiungono la completa maturazione:
- trasparente
- bianco opaco
- ambrato
La maggior parte delle genetiche di marijuana legale, quindi a contenuto prevalente di CBD, presentano tricomi trasparenti in fase di fioritura, opachi durante il pieno sviluppo della cima e quando arriverà il momento ideale per la raccolta saranno leggermente ambrati, la quantità ambrata dipende molto dalla varietà della pianta.
Gli strain ad alto contenuto di CBG invece presentano solitamente, tricomi opachi e spesso molto bianchi.
Come capire il momento ideale per raccogliere le cime di canapa
Quando si avvicina le ultime fasi di fioritura, una finestra temporale di 1-2 settimane, si noterà che i colori dei tricomi cambieranno in modo distintivo, passando da un bianco opaco a sfumature più o meno ambrate.
Questo è il momento che contraddistingue la piena maturazione della cima, il momento ideale per la raccolta della cannabis.