La canapa può essere un valido rimedio naturale contro il dolore
Il dolore neuropatico è un diffuso dolore cronico, una nevralgia causata dal deterioramento del sistema nervoso periferico o centrale a seguito di lesioni o l’infiammazione dei nervi.
È causato da un’iperattività o una disfunzione dei nervi che trasmettono i segnali dolorosi al cervello, può persistere per lungo tempo anche dopo che la causa iniziale del danno è stata trattata o risolta.
Alcune di queste neuropatie hanno origine da danni agli assioni, la “coda” delel cellule nervose, mentre altri sono dovuti a traumi o alterazioni della guaina mielinica.
Questo genere di dolore si suddivide in 2 macro categorie:
- dolore neuropatico periferico, quando il dolore si manifesta nel sistema di nervi periferici esempio, una sciatalgia
- dolore centrale quando invece si manifesta nel sistema nervoso centrale come per esempio un’infiammazione.
Come riconoscere il dolore neuropatico
Il CBD per il trattamento del dolore
Cure convenzionali e rimedi naturali
Come riconoscere il dolore neuropatico
Il dolore neuropatico può manifesta in diverse forme, come: bruciore, formicolio, dolore lancinante, fitte e sensazione di pizzicamento, può essere localizzato in un punto specifico o diffuso su parte del corpo.
I sintomi di questo disturbo cronico sono legati alla percezione errata del dolore: la sensazione di dolore percepito è maggiore rispetto allo stimolo- i sintomi caratteristici di questo problema sono:
- debolezza muscolare
- perdita di sensibilità
- sensazione diffusa di bruciore
- dolore lancinante e pungente, simile ad un morso
- sensazione pungente simile ad una stilettata, come la ferita da lama bianca, la punta di un coltello
Prestate molta attenzione ai sintomi poiché spesso il dolore provoca ansia, forte stress, abbassamento dell’umore, anche leggere depressioni che possono sfociare in insonnia, squilibri ed un indebolimento del sistema immunitario.

Principali cause del dolore
Il dolore neuropatico può essere la conseguenza di svariate cause – le più tipiche sono dovute a lesioni o compressione dei nervi come la sciatalgia o di tipo infiammatorio come la sindrome tunnel carpale.
Capita spesso che carenze alimentari di vitamine del complesso B, calcio-magnesio e vitamina D, vitamina C, possono facilitare l’insorgenza di questo disturbo, sommandosi alle cause principali di dolore neuropatico:
- Squilibri metabolici
- Neuropatia diabetica
- Infiammazioni
- Lesioni del midollo spinale
- Infezione da zecche (malattie di Lyme)
- Lesioni ai nervi
- Virus herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio
- Sclerosi multipla
Quanto può aiutare il Glutatione?
Il glutatione è il più potente antiossidante che il nostro organismo è in grado di produrre, in grado di contrastare efficacemente lo stress ossidativo cellulare.
Molte ricerche dimostrano che lo stress ossidativo peggiora lo stato degenerativo dei nervi periferici e del dolore percepito dal paziente.
Molto utile risulta quindi aumentare le percentuali di glutatione presenti nel sangue, in particolare se il dolore neuropatico è provocato da:
- infiammazioni
- disfunzioni metaboliche
- diabete
Questa molecola contrasta efficacemente lo stress ossidativo cellulare, andando ad agire positivamente nelle cellule, anche neurali, infiammate.
Possiamo agire stimolando la produzione diretta del nostro corpo, assumendo estratti o compresse naturali di Cardo Mariano, oppure introducendo alimenti o integratori ricchi di:
- Coenzima Q10
- Quercitina
- cisteina
- vitamina E
- vitamina C
Il CBD per il trattamento del dolore
Il CBD (cannabidiolo) è oggetto di molti studi per il suo potenziale come terapia del dolore, una recente ricerca danese ha dimsotrato l’efficacia della cannabis per alleviare il dolore neuropatico, grazie alle proprietà antinfiammatorie, analgestiche e neuroprotettive.
Il sistema endocannabinoide “ECS” è una parte coinvolta nella regolazione del dolore, il CBD interagisce con i recettori del sistema e ne influenza la percezione del dolore e la risposta dell’organismo, riducendo l’infiammazione e l’iperattivitò del sistema nervoso.
Anche il CBG o cannabigerolo ha potenti effetti antidolorifici molto interessanti per il trattamento del dolore, a differenza del CBD, agisce direttamente nei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale (recettore vanilloide), stimolandoli e modulando la percezione del dolore.
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Questi cannabinoidi (CBG-CBG) non hanno alcun effetto drogante e sono pienamente legali, a differenza del THC, presente ad elevati forse anche troppi livelli nella cannabis medica, utilizzati per le terapie del dolore, in Italia la si può richiedere ma le quantità sono piuttosto carente.
In conclusione la cannabis non ha effetti collaterali degni di nota è molto indicata per contrastare dolori cronici, come i dolori neuropatici, che spesso richiedono un lungo tempo di applicazione.
Il metodo più pratico è di integrare il CBD attarverso l’olio di cannabis, se però stai pensando di utilizzarla per il dolore neuropatico, consultaci o senti il parere di un medico per evitare che ci siano incompatibilità con eventuali farmaci che assumi per il dolore.
Cura convenzionali e rimedi naturali
Il trattamento del dolore neuropatico è complesso e sempre più spesso si tende ad avere un approccio multifattoriale. Alcune opzioni di trattamento comuni includono:
Farmaci
- Anticonvulsivanti, come la gabapentin
- Antidolorifici FANS come ibuprofene o il paracetamolo la tachipirina o oppioidi deboli
- Antidepressivi come lo xanax o l’amitriptlina
Questi farmaci producono un effetto wow, poiché agiscono a tutto campo nei recettori, diminuendone la sensazione di dolore, ma possono comportare effetti collaterali anche importanti, utilizzandoli nel lungo periodo:
- Il paracetamolo in particolare diminuisce il livello di glutatione nel sangue (questa sostanza è prodotta dal nostro corpo ed svolge ottime azioni antinfiammatorie), quando il livello di glutatione è molto passo, la tachipirina diventa tossica (epatossica)
- I farmaci antidepressivi benzodiazepinici creano molto facilmente dipendenza, nel tempo portano non solo assuefazione che costringe ad aumentare il dosaggio ma anche sgradevoli disturbi della personalità.
In conclusione è bene farsi seguire da un medico ma cercate di ridurre al minimo l’utilizzo di questi farmaci.
I farmaci possono essere utilizzati inizialmente per placare gli attacchi, insopportabili di dolore.
Trattamenti alternativi
Possiamo dividere i trattamenti alternativi in trattamenti fisici e trattamenti interni – I trattamenti fisici hanno l’obiettivo di stimolare i nervi promuovendone il ritorno all’equilibrio, tra i più utilizzati troviamo la:
- Fisioterapia, molto utile in particolare per non perdere tono muscolare e dare continui stimoli nervosi di movimento e coordinazione.
- Agopuntura, molte ricerche suggeriscono che i corretti trattamenti di agopuntura diminuiscono la sensazione di dolore, stimolando la riparazione del nervo “danneggiato” aumentandone la velocità e intensità della scarica elettrica trasmessa.
I massaggi e l’utilizzo di creme ed oli per uso topico a base di Aloe vera, Arnica ed Iperico (L’erba di San Giovanni), possono alleviare il dolore nei punti specifici.
Trattamenti interni
Integrare nella propria dieta un piano nutrizionale composto da integratori, estratti o tinture naturali, nel lungo tempo aiuta a trattare l’infiammazione e ridurre il dolore.
Per ridurre l’azione infiammatoria e prevenire un’eventuale degenerazione puoi assumere complesso di vitamina B o acidi grassi essenziali come il complesso Omega3.
Gli acidi grassi sono molto utili nella produzione di mielina, utilizzata dall’organismo come rivestimento degli assoni delle cellule neurali.
Molto utile anche integrare nella propria dieta, estratti fito-terapici, concentrati di piante o fiori che mantengono le proprietà fito-terpeniche.
I terpeni sono molecole aromatiche presenti in tutte le varietà vegetali, le piante officinali hanno alti livelli di queste molecole dalle proprietà terapeutiche, il terpene cariofillene “aroma di pepe o spezie” ed il terpinolene “aroma di pino” sono ottimi antinfiammatori.
L’olio di CBD per esempio, se a spettro completo, ha al suo interno i livelli terpenici della pianta, è quindi più efficace – oltre alla cannabis ci sono piante che portano benefici contro l’infiammazione ed aiutano nel trattamento del dolore:
- Lavanda
- Ginepro
- Rosmarino
- Tè verde e matcha
- Agrumi
- Salvia
In conclusione, le neuropatie possono essere trattate con rimedi naturali alternativi, specialmente se la terapiacopre un lungo periodo – dove possibile ridurre l’utilizzo di farmaci ai soli attacchi acuti di dolore.
Bibliografia
Hjorthøj, C., La Cour, P., Nordentoft, M., & Posselt, C. M. (2022). Cannabis-based medicines and medical cannabis for patients with neuropathic pain and other pain disorders: Nationwide register-based pharmacoepidemiologic comparison with propensity score matched controls. European Journal of Pain, 26, 480– 491.