pianta di cannabis sativa in fiore illuminata da raggio di sole

Interazione tra CBG e CBD

CBG il cannabinoide primordiale

Il cannabigerolo (CBG) è un fitocannabinoide della canapa detto anche “cannabinoide primordiale”

Il primo cannabinoide a svilupparsi nella pianta di cannabis, grazie alla sua presenza, si avrà la produzione di tanti altri cannabinoidi come anche il CBD.

Cosa fa il CBG?

La percentuale del CBG, solitamente è misera circa 1-3% del totale, per cui spesso viene indientificato erroneamente come cannabinoide minore o secondario, ma in realtà possiamo definirlo come il cannabinoide primordiale, da cui poi si formeranno tanti altri.

Nella pianta i cannabinoidi si trovano sotto la loro forma acida, ovvero CBDA, CBGA,THCA etc.., dove A rappresenta il gruppo carbossilico della sostanza.

Una volta che le infiorescenze saranno pronte per la raccolte, si avvia un processo di decarbossilizzazione: essiccazione e concia, il cui obiettivo è rimuovere il gruppo carbossilico per modificare i vari cannabinoidi nei composti che tuutti noi conosciamo meglio.

Durante questi processi dal CBGA ( CBG con gruppo carbossilico) si avrà la composizione in tanti altri cannabinoidi, pensate più di 100, tutti originati dal CBGA che perde la sua componente carbossilica, che si trasforma.

Effetti benefici del CBG

Il cannabigerolo è ancora poco studiato, ma nonostante tutto alcuni ricerche sono molto interessanti, i suoi effetti principali sono legati al benessere e l’equilibrio, come risulta da una ricerca effettuata all’università di Napoli, il CBG è un ottimo inibitore del dolore e di infiammazioni, come quella intestinale.

Secondo la ricerca dell’università inglese di Reading, il CBG fa aumentare appetito.

Altri studi molto più interessanti, vedono il CBG come protagonista di una risposta efficace contro la formazione della carcinogenesi del colon oppure in un’altra ricerca lo si vede come un ottimo neuroprotettore.

Differenze con il CBD

Il CBD è uno dei 100 cannabinoidi che derivano dal CBGA, anche se il CBDA si trova nella pianta e nel fiore, durante l’essicamente la sua percentuale aumenta data appunto dalla trasformazione del CBGA.

I due cannabinoidi sono diversi per la loro composizione chimica, ma simili per i benefici che apportono all’organismo, sono entrambi privi di aspetti psicotropi e l’effetto entourage per ora dimostra che è ancora un ottimo metodo per ottenere i sopracitati benefici, piuttosto di una concentrazione di un unico cannabinoide.

Perchè è difficile reperire una grande quantità di CBG?

Le piante di cannabis light che attualmente troviamo in circolazione, sono frutto di incroci che erano partiti con lo scopo di una maggior produzione di fibra per uso tessile, successivamente da queste genetiche si è andati sempre più a selezionare fenotipi aromatici ed incrociare genetiche con lo scopo di aumentare principalmente il THC ed il CBD, i due cannabinoidi che suscitano maggior interesse, anche se il loro rapporto è 1:25.

Per accellerare i tempi, evitando le selezioni genetiche ed incroci spesso si ricorre ad una raccolta preventiva delle infiorescenze di marijuana light, al fine di avere una maggior quantità di CBG, questo rimedio va però a scapito della qualità aromatica e della formazione terpenica, in parole povere i fiori avranno pochissimo sapore.

Le infiorescenze di marijuana legale o erba light CBG che possiamo trovare sono dunque frutte di accurate selezioni che mirano a far si che la pianta produca una % maggiori di questo fito cannabinoide, essendo ancora un elemento nuovo, sul mercato non c’è una forte presenza.

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