CBD e CBG: Un’esplorazione scientifica nel contesto del tumore alla prostata

CBD e CBG una panoramica basata su evidenze scientifiche

Il tumore alla prostata purtroppo è sempre più comune tra gli uomini di tutte le età, la ricerca medica ha recentemente rivolto la sua attenzione verso i cannabinoidi, come il cannabidiolo (CBD) e il cannabigerolo (CBG), per le loro potenziali proprietà terapeutiche di supporto alle attuali terapie oncologiche.

Tra queste, c’è crescente interesse per il loro ruolo nel trattamento e nella prevenzione dei tumori, inclusi quelli della prostata. Questo articolo intende esplorare le evidenze scientifiche attuali riguardo all’uso di CBD e CBG in relazione al tumore alla prostata.

Sintomi da non sottovalutare

CBD e CBG - cosa sono

Meccanismi d'azione nel tumore alla prostata

Cosa dice la scienza

Sintomi da non sottovalutare

Il tumore alla prostata è uno di quelli più subdoli, nei suoi stadi iniziali, potrebbe non manifestare sintomi evidenti ed anche alcuni sintomi iniziali possono esser causati da altre condizioni meno gravi, come l’iperplasia prostatica benigna (un ingrossamento non canceroso della prostata).

Ecco i sintomi più comuni a cui conviene prestare attenzione e rivolgersi ad uno specialista:

  1. Difficoltà nell’iniziare o interrompere il flusso di urina: Questo può essere dovuto alla pressione del tumore sulla uretra, il tubo che porta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo.
  2. Minzione frequente: In particolare di notte. Questo può essere causato dalla crescita del tumore che preme sulla vescica o sulla uretra.
  3. Flusso urinario debole o interrotto: Ciò può essere dovuto alla pressione o all’ostacolo causato dalla crescita tumorale.
  4. Sensazione di non aver svuotato completamente la vescica dopo aver urinato.
  5. Dolore o bruciore durante la minzione.
  6. Presenza di sangue nell’urina o nello sperma: Questo è meno comune, ma è un sintomo che dovrebbe sempre essere valutato da un medico.
  7. Dolore durante l’eiaculazione.
  8. Dolore persistente nella parte bassa della schiena, nei fianchi o nella parte superiore delle cosce.
  9. Erezione debole o difficoltà a mantenerla: Sebbene ci possano essere molte altre cause per questo sintomo, in alcuni casi può essere legato al tumore alla prostata.
  10. Perdita involontaria di urina o incontinenza.

CBD e CBG – cosa sono

Cannabidiolo “CBD e Cannabigerolo “CBG”, sono sostanze che appartengono alla famiglia dei fitocannabinoidi, composti chimici presenti nella pianta di Cannabis sativa, recenti ricerche sui fitocannabinoidi li definiscono agenti chemioterapici promettenti nel trattamento dei carcinomi della mammella e della prostata.

Contrariamente al delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il CBD e il CBG non presentano effetti psicoattivi, rendendoli oggetto di interesse per applicazioni terapeutiche evitando gli effetti “high” associati al THC.

I cannabinoidi interagiscono principlamente con i recettori del sistema endocannabinoide sparsi per l’organismo e sono sostanze molto prezione per placare l’ansia e stress che possono comunemente generarsi alla diagnosi di una malattia grave come il tumore.

Meccanismi d’azione nel tumore alla prostata

I primi studi hanno suggerito che il CBD e il CBG possono influenzare la crescita delle cellule tumorali attraverso diversi meccanismi:

  • Apoptosi: Alcune ricerche indicano che il CBD potrebbe indurre l’apoptosi (morte programmata) nelle cellule tumorali della prostata.
  • Inibizione della crescita: Il CBG ha mostrato un ottimo potenziale nell’inibire la proliferazione delle cellule tumorali prostatiche.
  • Angiogenesi: Entrambi i cannabinoidi possono influenzare la formazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano i tumori, limitando potenzialmente la loro crescita.

Cosa dice la scienza

Sebbene gli studi preliminari abbiano mostrato risultati incoraggianti, la ricerca clinica sull’uso del CBD e del CBG nel tumore alla prostata negli esseri umani è ancora in una fase embrionale.

Tuttavia, sono entrambe sostanze che potrebbero offrire un sostegno psicologico durante questa fase difficile ed alcune ricerche suggeriscono che l’uso congiunto di cannabinoidi e terapie convenzionali potrebbe potenziare l’efficacia del trattamento, riducendo al contempo gli effetti collaterali dei farmaci.

Ecco un breve riassunto di ciò che attualmente sappiamo:

  1. Studi in vitro e su animali: Alcuni studi hanno mostrato che i cannabinoidi, tra cui CBD e CBG, possono inibire la crescita delle cellule tumorali, indurre l’apoptosi (morte cellulare programmata) e impedire la metastasi in modelli cellulari e animali di tumore alla prostata. Questi effetti sono stati attribuiti a vari meccanismi, tra cui la modulazione dei pathway di segnalazione cellulari e l’induzione dello stress ossidativo nelle cellule tumorali.
  2. Studi clinici sull’uomo: Al momento del mio ultimo aggiornamento, la ricerca clinica sull’efficacia dei cannabinoidi nel trattamento del tumore alla prostata negli esseri umani era limitata. Ci sono state alcune segnalazioni aneddotiche e studi pilota, ma mancano ancora ampi trial clinici randomizzati che confermino l’efficacia e la sicurezza del CBD e del CBG nel trattamento del tumore alla prostata.

Considerazioni di sicurezza

Anche se i cannabinoidi come CBD e CBG sono generalmente considerati sicuri e ben tollerati, possono interagire con i principi attivi di alcuni farmaci che potenzialmente possono scatenere effetti collaterali non gravi. Prima di iniziare ad utilizzare è saggio parlarne con un oncologo o medico specializzato in cannabinoidi per una terapia complementare .

Conclusione

Il CBD e il CBG rappresentano una frontiera innovativa nella ricerca oncologica, offrendo potenziali nuove vie terapeutiche nel contesto del tumore alla prostata. Tuttavia, come con ogni nuovo approccio terapeutico, è fondamentale affrontare questi studi con un approccio cauto e basato sull’evidenza, garantendo che qualsiasi trattamento adottato sia sicuro ed efficace per il paziente.

Bibliografia

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