Usare i LAB per coltivare cannabis di qualità

Quando si coltiva veramente la canapa in modo organico, si evita l’utilizzo di tutti quei fertilizzanti chimici, favorendo invece il più possibile lo sviluppo e proliferazione della “micro vita” nel substrato del terreno.

La micro vita nel substrato, si trova nei primi 15 cm: a seconda del pH, la temperatura e soprattutto la quantità di ossigeno, si può formare una comunità microbica complessa che ha i suoi equilibri e prevede la convivenza e sinergia di specie diverse di:

  • batteri
  • micorrizze
  • funghi
  • alghe
  • lieviti

L’obiettivo principale di questo tipo di coltivazione è nutrire e far proliferare i microrganismi benefici, che con la loro presenza e numero, contrasteranno o comunque terranno lontano i microrganismi patogeni, riducendo al minimo i rischi di infezioni o malattie per la pianta.

Molti microrganismi benefici per la pianta, aiutano ad assimilare più velocemente certe sostanze, come fanno le micorizze o i batteri Pseudomonas fluorescens, oppure i cui sottoprodotti generati, nutrono le piante in modo del tutto naturale, aumentandone la resistenza ed in generale il benessere.

Applicando le tecniche dell’agricoltura organica e dell’agricoltura rigenerativa, si potrà quindi ottenere un nutrimento della pianta sempre ben bilanciato, riducendo al minimo la possibilità di problemi relativi all’overt fert o carenze di nutrimenti, che causano blocchi di crescita, inoltre non si dovrà nemmen più pensare ad aggiustare i livelli di pH nell’acqua.

A seconda dei microrganismi che vengono inoculati, si potrà anche ottenere benefici come: una maggior conservazione dell’energia nelle piante, la solubilizzazione dei minerali ed il mantenimento dell’equilibrio microbico-ecologico del suolo, oltre che una miglior efficienza fotosintetica e fissazione biologica dell’azoto.

Cosa sono i batteri dell’acido lattico?

I batteri dell’acido lattico “Lactobacillus“, sono dei batteri anaerobi, in natura ne esistono più 60 specie. Attraverso la fermentazione lattica, un processo metabolico in cui una molecola di zucchero viene trasformata in acido piruvico che successivamente si ridurrà in acido lattico:” in sintesi, queste specie di batteri nutrendosi, convertiranno lattosio e zuccheri in acido lattico, che sarà espulso come sottoprodotto disponibile per la facile assimilazione della pianta”.

Queste specie microbiche, sono sicure per l’uomo come per le piante, anzi possiamo trovare alcuni di questi ceppi anche nel nostro tratto digerente, come in molti alimenti tipo lo yogurt.

Perchè utilizzare i LAB?

Utilizzare specie microbiche dell’acido lattico (LAB), aumenta la produzione dei tricomi e dei terpeni, aumentandone la qualità e quantità, come ben descritto in questo articolo su researchgate.

La funzione principale a livello di effetti sulla coltivazione in generale dei Lab è come bio-stimolante per la crescita vegetativa della pianta: infatti i LAB aumentano la capacità di assorbimento dei nutrienti contenuti nel terreno, aumentano la popolazione batterica benefica e migliorano nel complesso la struttura del substrato.

Se la superficie del substrato è ben colonizzata da batteri benefici, avremo il vantaggio che funghi e muffe staranno lontane.

I LAB possono inoltre essere usati per l’accellerazione di compostaggio poichè aumenta la degradazione della sostanza organica.

Chimicamente

Il sottoprodotto principale di questi microrganismi è l’acido esaonico, detto anche acido capronico, il catalizzatore per numerose biosintesi della pianta.

Aumentando i livelli di acido esaonico, forniamo alla pianta un ingrediente essenziale per una maggior produzione dell’esanoil-CoA, un tipo di acido grasso che rappresenta un la sostanza di base per lo sviluppo, dell’acido olivetolico.

L’acido olivetolico è uno dei due ingredienti fondamentali per la biosintesi dei cannabinoidi e terpeni da parte della pianta di cannabis, aumentandone la produzione naturale, potremo ottenere un risultato finale di maggior qualità.

In generale, incentivando l’equilibrio di micro vita nel suolo, permettiamo alla pianta di cannabis di crescere sana, forte e vigorosa, in modo che possa concentrare maggiormente la sua energia derivante dalla fotosintesi sulla produzione floreale piuttosto che a sopperire carenze, come è ben riportato in questo studio di NCBI sulla resistenza delle piante grazie a composti naturali.

Come fare una colonia di LABS

Di seguito un metodo pratico ed economico per la preparazione di batterici lattici, pronti per l’utilizzo in coltivazione:

  1. Lavare del riso in una ciotola, prendete a questo punto l’acqua utilizzata per i primi due lavaggi e mettetela per circa 2/3 dentro un barattolo.
  2. Lasciate far riposare il composto in un barattolo coperto con un panno traspirante, per 4-5 giorni in un luogo riparato dal sole ed asciutto, noterete che emanerà sempre più un odore acido, tipico della fermentazione: si formeranno delle parti solide simile alla cagliata e l’acqua diventerà di un colore sempre più torbido.
  3. Una volta che sarà avvenuta la separazione, prendi la parte liquida che si trova nel mezzo e la inoculi nel latte, meglio se intero, ( 10 parti di latte per ogni parte di siero, circa un terzo del barattolo) i LAB si ciberanno del lattosio, lo “zucchero” del latte.
  4. Lasciar riposare per altri 5-7 giorni, si formerà un liquido giallo e corposo, il siero, ed una parte solida galleggiante. Prenderemo solo la parte liquida, che dovrà avere un odore dolciastro, se fosse di marcio è da buttare.
  5. Il liquido giallognolo è la nostra coltura di LAB, pronta all’uso, qualora invece non si volesse utilizzare entro una settimana, andrà messa a riposo in un contenitore non del tutto chiuso, in un luogo protetto dal sole a temperatura ambiente: aggiungere una quantità di zucchero, pari circa al peso del liquido.

L’utilizzo dei LABS (Lactic Acid Bacteria Serum) è molto semplice, una volta pronto, si mescolerà il siero giallognolo con acqua, in un rapporto 1:1000 e potremo spruzzare direttamente nel substrato o come spray fogliare.

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