Esistono 3 differenti tipologie di cannabinoidi
I cannabinoidi sono terpenofenoli, sostanze chimiche fisiologicamente attive, in grado di interagire con i recettori del sistema endocannabinoide umano ma anche animale.
Possono essere prodotti direttamente dal nostro organismo attraverso il sistema endocannabinoide ECS, oppure dalle piante o anche sinteticamente in laboratorio.
Oggi sempre più persone, anche in campo medico, prendono più consapevolezza sul potenziale terapeutico dato dalla cannabinoidi, questo è uno dei motivo principali di queste legalizzioni, ma la farmacopea cinese è dal 400 d.C che ha inserito i cannabinoidi come agenti terapeutici, sono parecchi anni fa…
Il sistema endocannabinoide
Una rete di segnalazione molto intricata che parte dal sistema nervoso e centrale e si districa in tutto l’organismo, composta da connessioni neuronali, neurotrasmettitori, cannabinoidi e recettori (CB1 – Cb2) concentrati nel cervello e secondo cervello, l’intestino.
Questo sistema svolge l’importante compito di trasmettere le informazioni al sistema nervoso centrale, da parte di tutti i recettori sparsi lungo il sistema nervoso periferico – ma non solo…
Questo sistema è il principale responsabile della regolazione ormonale, del metabolismo energetico, della risposta al dolore e molte altre funzioni cerebrali, nervoso e fisiologiche come:
- Sensazione di appetito
- Memoria
- Digestione
- Risposta allo stress
- Risposta ad infiammazioni muscolari o articolari
- Funzioni cardiache
- Fertilità

Come funziona?
Possiamo pensare a questo sistema come ad un sistema stradale che regola le funzioni vitali del corpo.
All’interno del sistema troveremo recettori, cannabinoidi ed enzimi che agiscono come segnali stradali e che svolgono la funzione di facilitare la comunicazione tra il cervello ed il corpo.
L’obiettivo è il mantenimento dell’omeostasi, purtroppo la vita del mondo moderno, ci porta ad avere uno stile di vita frenetico e stressante, anche il potere nutrienti dei nostri alimenti è discutibile, senza parlare dell’inquinamento atmosferico..
Quest’insieme di fattori stressanti, possono portare squilibrio al nostro organismo, se poi stiamo vivendo periodi di forte stress o soffriamo di ansia ed insonnia, o peggio ancora abbiamo delel patologie, beh siamo già fuori equilibrio…
Quando il nostro corpo è fuori da questo equilibrio ci sono tutta una serie di meccanismi che entrano in gioco per risolvere il problema o limitarne gli effetti.
Per sintetizzare, quando c’è una problematica anche un eccessivo stress, il nostro roganismo inibisce determinate sostanze in risposta all’evento.
Quando ciò accade, il nostro sistema ECS ne risente e tende a funzionare peggio…
Esempio:
Sono stressato ed ho difficoltà a dormire per via dei pensieri sul lavoro – stress e nervosismo si somatizza sul sistema gastrointestinale.
Con alta probabilità i recettori ECS nell’intestino andranno fuori equilibrio dandomi un continuo bisogno di cibo, così anche il metabolismo tenderà a rallentarsi ed il sistema immunitario sarà più debole…
Più protaggo questa situazione più è facile che insorgano altri problemi anche cronici.
Cosa sono gli endocannabinoidi
Sono quei cannabinoidi che il nostro organismo produce direttamente ed interagiscono con i recettori del sistema ECS, sono tutti derivati dall’acido arachidonico presente nel nostro organismo.
Questi composti stimolano o interagiscono con i recettori, andando a svolgere funzioni e risposte cognitive, motorie, sensoriali come far percepire la sensazione di fame, l’apprendimento o semplicemente prendere una decisione.
Ad oggi conosciamo poche di queste sostanze:
- Anandamide il cui nome deriva dal sanscrito ānanda, beatitudine interiore – si comporta sia come mediatore lipidico che come ormone
- Virodamina
- Noladina
- NADA
Cosa sono i fitocannabinoidi
I fitocannabinoidi invece sono quelle sostanze vegetali prodotte dalle piante e questa è una delle differenze sostanziali con quelli prodotti direttamente dal sistema ECS interno al corpo umano o animale.
Sono molto utili perchè i cannabinoidi presenti in natura, come il CBD, aiutano a ripristinare i normali livelli di endocannabinoidi, un’azione sinergica uomo-pianta per ripristinare la nostra salute.
Assumere queste sostanze serve per integrare le nostre carenze, dando un’aiuto al nostro organismo a sopperire e rispondere ad eventi avversi che ci hanno portano fuori equilibrio.
Queste sostanze si trovano in particolar quantità nella cannabis, dove se ne contano circa un centinaio, tra i più noti troviamo:
. il THC che è famoso per il suo effetto psicotropo e può interagire con alcuni nostri neurotrasmettitori svolgendo un ruolo come antidolorifico.
. il CBD una sostanza terapeutica che non ha alcun effetto drogante, il cannabidiolo ha ottime proprietà antidolorifiche ed antinfiammatorie, rilassa il corpo e la mente ed agisce direttamente sul sistema ECS, andando a ripristinare eventuali carenze.
. Il CBG che è considerato il cannbinoide primordiale, è una sostanza molto interessante dal punto di vista terapeutico perchè ottimo antidolorifico e antiinfiammatorio, inoltre agisce sia sul sistema ECS che direttamente sui recettori o neurotrasmettitori, come il GABA esattamente come le benzodiazepine, andando così a ridurre stress ed ansia mentale.
. Il CBN o cannabinolo, è leggermente psicoattivo ed è derivato dalla degradazione del THC, studiato per effetti rilassanti e sedativi.
La versione sintetica
I cannabinoidi sintetici agiscono sugli stessi recettori del sistema ECS esattamente come quelli di origine naturale, ma purtroppo molte di queste sostanze prodotte in laboratorio sono per lo più derivati del THC, quindi con effetti psicotropi.
Ad oggi l’unica soatanza tra questa classe di derivati ad aver trovato un impiego clinico è il nabilone, utilizzato contro la nausea e nel trattamento del parkinson.
Esiste anche il CBD sintetico che viene prodotto da varie sintesi chimiche o biologiche di ingredienti che non hanno nulla a che vedere con la canapa, sono infatti: la buccia d’arancia, il lievito ed alcuni batteri.
Il CBD sintetico in questo caso è puro e privo di altre sostanze, simile all’isolato di CBD della cannabis, anche se in realtà ad oggi gli studi sono relativamente pochi, alcuni promettenti altri meno.